PATRIMONIO FAMILIARE

Martedì 12 novembre 2019

Vale la pena di riprendere l'articolo del Sole 24 Ore del 02 ottobre 2019 a commento dell’interpello 341/2019 su un tema che non ha tempo.
Due sono le posizione individuate: da un lato i tributaristi Michelutti e Rossi secondo i quali l’operazione non sarebbe censurabile mancando la “circolarità”, ovvero l’identità dei soci cedenti con i soci della newco acquirente delle partecipazioni rivalutate, e uscendo i primi definitivamente dalla compagine sociale; dall’altro l’Agenzia delle Entrate che arriva allo stesso risultato mediante l’istituto del recesso dei soci cedenti ed espansione della quota di partecipazione detenuta dai soci di minoranza.

Tale soluzione avrebbe, però, comportato la tassazione in capo ai soci recedenti, essendo la rivalutazione delle partecipazioni di recesso fiscalmente neutra. Sebbene l’articolata analisi dei fiscalisti Michelutti e Rossi è senz’altro di grande pregio sembrerebbe non considerare un principio immanente dell’attuale sistema tributario secondo cui l’operazione fiscalmente più onerosa è sempre quella più corretta.

Nel caso specifico forse la conclusione sarebbe stata diversa qualora i soci di minoranza non fossero esistiti ed avessero acquisito l’intera partecipazione con la medesima operazione. Tuttavia, la presenza di vincoli familiari non consente di escludere la possibile aggressione dell’operazione con altra elaborazione (si pensi alla semplice donazione) che renderebbe l’operazione a leva fiscalmente irrilevante.

FONTE: Sole 24 Ore e Agenzia delle Entrate Interpello n° 341 del 23/08/2019
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