PATENT BOX E RIORGANIZZAZIONI AZIENDALI

Mercoledì 2 Marzo 2016

La modifica dello Statuto del contribuente (comma 3, articolo 10bis), dovuta al D.Lgs permette di trovare spunti ulteriori per discutere di “abuso del diritto”. Il comma di cui si occupano gli autori ne “Il Sole 24 Ore” del 1 Marzo 2016 sancisce che, le operazioni di riorganizzazione aziendale non siano da considerarsi elusive qualora sussistano valide ragioni economiche extrafiscali. Tutto sta a dimostrare il reale miglioramento strutturale o funzionale dell’impresa.

L’operazione di riorganizzazione classica consiste nello scorporo del ramo d’azienda operativo con la conseguente costituzione di una nuova società che detenga solo l’azienda “lasciando, ad esempio, nella società di partenza, diventa holding, oltre alle partecipazioni generate dallo scorporo, anche gli immobili o i marchi e i brevetti”.

Tuttavia, non sempre tale operazione risulta agevole a causa delle numerose attività che include (come il trasferimento delle licenze, il passaggio dei dipendenti, la chiusura e riapertura della contabilità..), di conseguenza diventa necessario pianificare in modo differente la riorganizzazione, avvalendosi di scissioni o conferimenti di partecipazioni che, alla fine porteranno al medesimo risultato ma con l’applicazione di disposizioni normative differenti.

FONTE: Primo Cappellini e Roberto Lugano, Il Sole 24 Ore, 1 Marzo 2016 (pag. 39)
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