VOLUNTARY BIS

Venerdì 29 Luglio 2016

Segnaliamo il contributo di Marco Piazza ne “Il Sole 24 Ore” del 28 Luglio 2016, in merito alla possibilità, sempre più concreta, di una nuova Voluntary Disclosure. Secondo Piazza sarebbero necessari dei correttivi semplificativi della procedura cristallizzando al contempo le procedure attraverso istruzioni ufficiali uniformi emanate dalla Direzione centrale. Delicata secondo l’autore è anche la posizione del contribuente che avendo denunciato la sua posizione deve essere tutelato avendo un concreto strumento per opporsi a eventuali accertamenti non conformi alla legge.
L’autore sostiene che sarà importante anche come il Legislatore riuscirà a calibrare le disposizioni relative alla voluntary nazionale evitando meccanismi che comportino un doppio versamento di imposte tra società e soci nel caso concreto di una società italiana che effettuando la voluntary costituisca presupposto di imposta sugli utili dei propri soci.
Nella direzione di una tassazione equa andrebbe anche un eventuale chiarimento sulla riportabilità delle minusvalenze, considerato che in alcuni casi gli uffici sono addirittura arrivati al punto di non ammetterne la deducibilità quando la cessione è avvenuta in un esercizio diverso da quello dell’acquisto, in totale spregio dell'articolo 68 del Testo unico.
Non appare ragionevole che i dossier detenuti in Paesi che danno un completo scambio d’informazioni sul beneficiario effettivo, ma intestati a entità residenti in Paesi non collaborativi subiscano il raddoppio dei termini d’accertamento e delle sanzioni mentre ciò non accade se le attività sono detenute.

FONTE: Marco Piazza, Il Sole 24 Ore, 28 Luglio 2016
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